Uno degli elementi più importanti in un laboratorio è la cappa chimica. Questo strumento fondamentale deve garantire i migliori risultati lavorativi e allo stesso tempo la protezione dell’operatore e dell’ambiente circostante. Esistono molti tipi di cappa chimica in commercio che sono adatti agli usi di distillazione, dissoluzione, evaporazione, estrazione, filtrazione, miscelazione, microscopia, essiccamento e altri procedimenti tipici dei laboratori chimici.
Una cappa chimica di ultima generazione deve essere conforme alla normativa comunitaria UNI
EN 14175 che fissa i requisiti di sicurezza e prestazione per tutte le nuove cappe di
aspirazione immesse sul mercato comunitario e che ha assorbito le precedenti normative dei singoli stati europei.
Cappa canalizzata all’esterno, detta anche cappa convenzionale.Questo tipo di cappa chimica è dotata di un elettroventilatore esterno posizionato alla fine del condotto di espulsione. Questa gruppo si distingue ulteriormente in cappe di tipo CAV, a volume di aria espulsa costante, ma a velocità variabile; e in cappe di tipo VAV, a volume di aria espulsa variabile, ma a velocità costante.
Cappa a ricircolo, detta anche cappa non convenzionale. Questo tipo di cappa chimica è dotata di elettroventilatore e di gruppo filtrante.
Ogni tipo di cappa chimica è dotata di vetro frontale scorrevole, di solito vetro temperato o stratificato, in modo da fornire protezione adeguata all’operatore da spruzzi accidentali. Inoltre la cappa deve avere un indicatore di flusso che rileva il funzionamento corretto della cappa e che interviene con segnale acustico e visivo in caso di malfunzionamento.
Installazione e posizionamento della cappa chimica
Per garantire il funzionamento corretto e ottimale della cappa chimica, è fondamentale scegliere una posizione adeguata all’interno del laboratorio. L’utilizzo della cappa infatti può essere influenzato dalla circolazione d’aria presente nell’ambiente circostante, e creare un pericolo per gli operatori, per questo è importante non posizionare la cappa vicino a porte, finestre, condizionatori d’aria, ventilatori, e qualunque altra fonte di espulsione o aspirazione dell’aria. Per lo stesso motivo la cappa chimica non deve essere installata in un punto di passaggio del laboratorio in quanto anche il continuo andirivieni di persone provoca spostamenti d’aria.
Se una cappa chimica viene posizionata di fronte ad un’altra, la distanza tra le due deve essere superiore a tre metri per evitare che il flussi di aspirazione dell’aria vengano a contatto tra loro.
E’ importante scegliere la giusta cappa chimica per il proprio laboratorio, in base a caratteristiche e dimensioni e individuare la posizione corretta all’interno della stanza. Affidatevi ad un’azienda specializzata negli arredi tecnici da laboratorio come Pluriservice Italia srl. Il personale esperto di Pluriservice Italia srl vi offre una consulenza professionale sulla scelta della cappa chimica adatta e provvederà alla corretta installazione presso il vostro laboratorio.
L’installazione e il collaudo sono certificati e garantiti secondo la normativa vigente e sono necessari per verificare gli effetti del flusso d’aria nel vostro laboratorio, il funzionamento del sistema di aspirazione, il funzionamento degli indicatori di flusso, l’assemblaggio e l’integrità della cappa. E’ importante rivolgersi a personale esperto del settore che vanta una lunga esperienza nella soddisfazione del cliente, affidandosi a sua volta a produttori di arredi tecnici da laboratorio tra i migliori in assoluto. Contattate Pluriservice Italia srl.